Arriva da Los Angeles la notizia che nessun amante del cinema voleva ricevere, ma che tutti aspettavano: si è spento Val Kilmer. L’attore sessantacinquenne, ci ha lasciato dopo undici anni di battaglia contro il cancro alla gola, che gli aveva già portato via la voce.
Val Kilmer è morto a causa di una polmonite nella sua casa di Los Angeles. Proprio nello stesso giorno in cui lo si attendeva alla proiezione del documentario American Badass: Una retrospettiva su Michael Madsen al Beverly Hills Film Festival.
È stato un shock scoprirlo. Avevamo confermato la sua presenza alla proiezione proprio questo fine settimana. Era eccitato all’idea di presenziare e mostrare il suo supporto ad un amico. So che l’organizzazione stava cercando di organizzare le cose con l’autista che avrebbe dovuto portarlo sul Red Carpet alle 7.30. La notizia della sua morte ci è arrivata alla stessa ora. È incredibile e doloroso allo stesso tempo.
Nino Simone – Presidente del Beverly Hills Film Festival.
Val Kilmer: Una carriera durata quarant’anni
Famoso per film come Top Gun (1986), Willow (1988), The Door (1991), Batman Forever (1995), è stato un attore eclettico che non ha avuto paura di affrontare generi diversi. Inoltre non si è mai tirato indietro, neanche davanti a copioni che lasciavano a desiderare…
Val Kilmer divenne una Star tra gli anni ’80 e ’90 guadagnandosi la nomea di attore dedito alla sua arte. Ma anche di persona difficile sia con i membri del cast che con i registi.
Quando alcuni mi criticano per essere troppo esigente, credo che sia il loro modo per non ammettere che hanno sbagliato qualcosa. Credo di essere provocatorio, non esigente, e non chiedo scusa per questo.
Val Kilmer – Orange County Register 2003
Esordì nel 1984 con la commedia Top Secret! Seguita dalla commedia fantascientifica Real genius uscita nell’anno seguente. Ma è il 1986 l’anno che lo consacra grazie alla sua interpretazione di Iceman in Top Gun!
La sua ultima apparizione sullo schermo risale al 2022. Joseph Kosinski (Tron: legacy, Only the Brave) ha avuto l’onere e l’onore di riunire sullo schermo non solo Maverick e Ice, ma anche e soprattutto Tom Cruise e Val Kilmer.
Ci sono voluti due anni di trattative per ottenere una scena che resterà nella storia del cinema. Hollywood non perdona la malattia e non accetta che questa possa, con la sua imprevedibilità, diventare motivo di perdite economiche.
Non è la prima volta che i soldi rischiano di prendere il sopravvento sul buon senso e molto probabilmente non sarà l’ultima.
Basti pensare a quanto accadde nel 1978 con il film Il Cacciatore. John Cazale quasi non ebbe la parte. Il suo cancro ai polmoni lo avrebbe ucciso pochi giorni dopo la fine delle riprese. Eppure fu Meryl Streep, allora sua compagna, a pagare l’assicurazione dopo che la produzione si rifiutò di farlo.
Stessa storia per la presenza di Val Kilmer sul set di Top Gun: Maverick. Solo l’imposizione di Tom Cruise e Jerry Bruckheimer hanno reso possibile la realizzazione della pellicola.

Quando la vita reale irrompe sullo schermo
Il sequel di Top Gun ha visto la luce dopo trentacinque anni, e subito gli sceneggiatori si sono trovati davanti ad una scelta difficile. Che fare del personaggio di Ice, così importante per la storia originale?
Val Kilmer aveva già perso la voce a causa delle due tracheotomie subite per arrestare il tumore che lo avrebbe condannato.
Ed è proprio qui che Realtà e Finzione si sono unite!
L’Ammiraglio Tom “Iceman” Kazanski, amico di accademia, ma anche e soprattutto sostenitore di Maverick, che rappresenta ormai quasi un obsoleto pezzo di cui l’aviazione non ha più bisogno, sta morendo di cancro alla gola.
È tempo di lasciarlo andare. (Scritta sullo schermo del computer)
Non so come fare. Non sono un insegnate Ice, sono un pilota, un aviatore militare. Non solo cosa faccio è quello che sono. Come faccio ad insegnarlo? E anche se lo potessi fare non è quello che il ragazzo vuole. Non è quello che la marina vuole. È per questo che mi hanno messo da parte la prima volta. Il solo motivo per cui sono ancora qui sei tu. Se lo mando in questa missione potrebbe non tornare a casa ma se non lo mando non mi perdonerà mai. In entrambi i casi potrei perderlo per sempre.
È tempo di lasciarlo andare (Scritta sullo schermo del computer)
Lo so. Lo so
La marina ha bisogno di Maverick. Il ragazzo ha bisogno di Maverick. Questo è il motivo per cui ho combattuto per te. Questo è il motivo per cui sei ancora qui. (Voce ricostruita)
Grazie Ice, per tutto…
Ice e Maverick (Top Gun: Maverick)
La voce di Val Kilmer è stata ricreata grazie alla AI della compagnia Sonantic. Dopo aver sentito la sua voce per la prima volta, Kilmer ebbe solo parole di elogio per la compagnia ed i tecnici che resero il tutto possibile.
Sono grato all’intero team di Sonantic che ha magistralmente ricreato la mia voce in un modo che non avrei mai ritenuto possibile. Come esseri umani l’abilità di comunicare è il fulcro della nostra esistenza e gli effetti del cancro alla gola hanno reso difficile per gli altri il comprendermi. La possibilità di raccontare la mia storia con una voce che sento autentica e familiare è un dono incredibilmente speciale.
Val Kilmer
LEGGI ANCHE: Roger Corman – Una vita tra Horror e critica sociale

Tutti in fila per l’ultimo addio a Val Kilmer
Hollywood si ferma, come succede quando un grande se ne va. Solo per qualche momento perché lo show deve andare avanti, giusto il tempo di scrivere un messaggio veloce da consacrare ai Media. Questa volta però i sentimenti sembrano sinceri.
A partire da quelli di Danny Trejo, co-star nel film Heat (1995) di Michael Mann:
Val Kilmer era un grande attore e una persona fantastica ed un mio caro amico. Possa riposare in pace.
Lo ha ricordato anche Kyle MacLachlan. Accanto a Kilmer aveva interpretato il ruolo del tastierista Ray Manzarek nella biografia a firma di Oliver Stone The Doors.
Sarai sempre il mio Jim. Ci vediamo dall’altra parte amico mio.
Non mancano neanche i retroscena poco conosciuti come quello raccontato da Matthew Modine. L’incontro fortuito con Kilmer, in uno dei primi ristoranti vegani di Los Angeles negli anni Ottanta, lo abbia convinto a partecipare al provino per Full Metal Jacket di Kubrick.
Apparentemente Kilmer era arrabbiato per il fatto che Modine riuscisse sempre ad aggiudicarsi il ruolo di protagonista nei film che Kilmer avrebbe voluto interpretare. Modine non aveva ancora deciso se avrebbe partecipato ai provini o meno. Dopo l’incontro al ristorante decise di farlo, solo per vedere come sarebbe andata a finire. Divenne il protagonista del film culto!
Ma gli ultimi saluti non sono solo quelli di attrici e attori, da ogni parte del mondo, che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Ci sono anche quelli delle persone comuni. Fan di vecchia e nuova generazione hanno offerto il loro rispetto, come nel caso del cartellone apparso nella Metro di Londra.
Riposa in pace Val Kilmer. Come artista di perfezionismo, intensità e chimica provocante le tue performances resteranno indimenticabili e leggendarie. Le porte del paradiso si sono aperte ed i cuori di ogni “uomo di ghiaccio” si scioglieranno al tuo passaggio. Oggi tutti noi abbiamo perso il nostro gregario, ma tu hai guadagnati le tue ali in paradiso. Sarai ricordato per sempre con amore eterno. Vola alto ragazzone americano. Non c’è mai stata e non ci sarà mai un’altra icona dello schermo come te.
La malattia, il Covid, gli scioperi e il fatto che Hollywood non sia ancora pronta ad accettare attori con disabilità fisiche ci hanno privati di una stella che brillerà nel firmamento patinato di quelli che hanno fatto grande la fabbrica dei sogni.
In attesa di vederlo per un ultimo saluto nell’In Memoriam 2026, diteci qual è il ruolo di Val Kilmer che più vi è piaciuto o al quale siete più attaccati.
Noi ci uniamo a chi lo ha già salutato e vi lasciamo con una delle sue ultime battute.
It’s time to let go.