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Star Wars Resistance non è proprio un anime (ma chissenefrega)

Uno sguardo più approfondito a Star Wars Resistance, la nuova serie animata della Lucasfilm e di Dave Filoni, che ci farà scoprire la guerra fredda tra Resistenza e Primo Ordine.

Che la Lucasfilm fosse al lavoro su una nuova serie animata è storia vecchia. Tuttavia, ancora si sa – e si parla – troppo poco di Star Wars Resistance, soprattutto se si pensa che uscirà fra poco più di un mese: la messa in onda sarà, infatti, il 6 ottobre. Ricapitoliamo un po’ quel che sappiamo.

Trama e personaggi

La trama dell’opera è facilmente deducibile dal titolo stesso: prima degli eventi de Il risveglio della Forza, il Primo Ordine era una minaccia nascosta, che agiva nell’ombra senza mai scoprirsi troppo e senza, quindi, destare i sospetti della Nuova Repubblica. Solo i membri della Resistenza, guidati da Leia Organa, avevano subodorato il pericolo e si muovevano per contrastarlo.

È questa la missione che Poe Dameron affida al giovane pilota Kazuda Xiono: infiltrarsi nella Colossus, una stazione di rifornimento dell’Orlo Esterno, e scoprire chi fra i locali sia in combutta con il Primo Ordine. Come copertura, Kazuda viene assunto nel negozio di riparazioni di un vecchio amico di Poe, Jarek Yaeger, che però vuole avere il meno a che fare possibile con la missione di spionaggio del ragazzo.

Il primo poster rilasciato su Star Wars Resistance. Da sinista a destra: Tam, Neeku, Kazuda, BB-8 e Torra

Tuttavia, come si intuisce anche dal primo poster rilasciato, il cui slogan recita “Alcuni eroi si attengono al piano. Altri si buttano e basta”, probabilmente i piani di Kazuda saranno messi a dura prova dal Capitano Phasma e dai suoi sgherri, costringendo il protagonista ad improvvisare. È qui che, presumibilmente, entreranno in gioco i nuovi personaggi presentati nel trailer di qualche giorno fa, fra cui spiccano la meccanica Tam Ryvora e il suo collega alieno Neeku, il vecchio droide Bucket e la pilota Torra Doza.

Per il resto, sappiamo solo che Poe Dameron e il Capitano Phasma saranno doppiati rispettivamente da Oscar Isaac e Gwendoline Christie, che l’astrodroide BB-8 sarà una presenza costante e che apparirà anche Leia, doppiata da Rachel Butera (TMI Hollywood, The Adventures of Rocky And Bullwinkle).

L’animazione: anime o non anime?

Ma le cose da dire sono tutto fuorché finite: al centro del dibattito tra i fan di Star Wars troviamo proprio lo stile di animazione scelto per Resistance. Come aveva annunciato anche il co-creatore della serie, Dave Filoni, qualche mese fa, la Lucasfilm sta esplorando le possibilità di un nuovo stile di animazione, mettendo da parte la CGI in 3D per testare un disegno ispirato agli anime.

Kazuda e Poe Dameron

Come si nota anche dal trailer, tuttavia, Star Wars Resistance pare che si ispiri poco all’animazione giapponese, poiché lo stile di disegno e la gestualità mostrati fino ad ora non riprendono i tipici stilemi degli anime. Piuttosto, il tratto ricorda molto di più le serie di Avatar: The Last Airbender e Legend of Korra, in cui la stilizzazione del disegno non impedisce di riconoscere i tratti somatici delle diverse etnie, a differenza di quanto accade negli anime.

Sicuramente, l’animazione di Resistance ricorda quella dei due recenti film animati su Godzilla, Il pianeta dei mostri e Minaccia sulla città, e di Knights of Sidonia anche perché sono stati a loro volta prodotti dalla Polygon Pictures, lo studio che aveva dato vita anche a Star Wars: The Clone Wars.

Tuttavia, la somiglianza maggiore non si nota nel disegno in stile anime – immediatamente riconoscibile in Godzilla e Knights of Sidonia – bensì nella forte tridimensionalità dell’animazione. Probabilmente, la serie animata più simile che vedremo sarà proprio l’acclamato Dragon Prince di Netflix, che però, da quel che si è potuto vedere, pare avere un’animazione meno fluida rispetto a Resistance.

L’animazione di Dragon Prince

Quest’ultimo si rivela infatti caratterizzato da una grande attenzione per i giochi di luce e per la prospettiva, i quali creano una sensazione di tridimensionalità. Un risultato molto positivo per una serie incentrata sul volo, in cui la percezione dello spazio è fondamentale. Infatti, inizialmente una delle maggiori paure dei fan era che il disegno in 2D appiattisse la sensazione di movimento nei combattimenti, pericolo che ormai pare scampato.

2D e 3D: chi se la caverà meglio?

Di sicuro, il non doversi basare sulle grosse spese richieste dal 3D permetterà a Star Wars Resistance di curare molto di più i particolari del disegno. Infatti, sebbene Star Wars Rebels fosse un buon prodotto e avesse una buona animazione, i suoi limiti di budget si facevano sentire negli infiniti piloti col volto coperto dal casco e nei capelli rigidi come bastoni. Ah, e nella breve presenza di Darth Vader – il cui mantello svolazzante mangiava migliaia di dollari al secondo.

In Resistance, invece, notiamo fin da subito non solo una maggiore scioltezza nei movimenti, ma anche una maggiore presenza di dettagli minuti e di volti scoperti. Certo, i capelli delle persone sembrano ancora fatti di plastica, ma almeno un passo avanti è stato fatto.

In tal senso, negli ultimi tempi pare che la palla dell’innovazione e della sperimentazione sia passata di nuovo all’animazione 2D, mentre la sua controparte in tre dimensioni si è fissata sui binari creati dalla Pixar e dalla Disney, tendenzialmente osando di meno. E la differenza si sta notando, grazie anche a lavori innovativi come l’ancora inedito Spiderman: Into the Spider-Verse.

I particolari in Resistance

Conclusioni

Insomma, è ancora presto per tirare delle conclusioni soddisfacenti ma, almeno per quel che mi riguarda, Star Wars Resistance sembra un prodotto interessante, che potrà spiegarci molto della Galassia lontana lontana tra Il ritorno dello Jedi e Il risveglio della Forza, andando a colmare quei buchi di trama che per ora erano trattati solo dai libri e dai fumetti. Inoltre, l’animazione per il momento pare all’altezza e credo ci darà molte soddisfazioni in futuro. Infine, Dave Filoni è un nome che mette sicurezza e si spera che continui a creare prodotti di qualità per l’universo di Star Wars.

Quindi sì: Star Wars Resistance potrebbe essere la fantozziana “cagata pazzesca”, ma io voglio ancora sperare nel meglio. Fatemi sapere le vostre opinioni, però, soprattutto se avete il famoso brutto presentimento!

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