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Sottoclassi Tematiche per D&D! Deserto – Parte I

Ed eccoci tornati, dopo una lunga pausa, con nuovo materiale homebrew! Probabilmente vi ricorderete di quando il Cercatore S. ne ha parlato tempo fa, ed oggi, finalmente, si riprende. Il materiale non ufficiale, stavolta, è a tema deserto.

Ciò di cui vi parlerò si divide in tre articoli. All’inizio di ognuno di essi vi presenterò una mini ambientazione a tema “Deserto” e proseguirò con alcune sottoclassi create da me, seguite da alcuni consigli per ottimizzarle.
Vi dico da subito che siete liberi di usare il materiale da me prodotto per le campagne casalinge, citandomi se decidete di includerlo in pubblicazioni ufficiali. Per qualunque dubbio non esitate a contattarmi :D
Iniziamo subito e benvenuti in “Deserto – Parte I”

Ambientazione – “Il Sole Blu” 

Prima del Sole Blu, questo era un mondo come un altro: i contadini lavoravano, gli avventurieri combattevano e i mostri morivano.  A causa di un improvviso aumento dell’attività solare, tuttavia, la temperatura globale si è innalzata enormemente. Il disco solare si è tinto di un innaturale colore blu cobalto e la vita di superficie è diventata impossibile.  I primi a soffrirne sono stati anziani e bambini, uccisi da questo repentino aumento di temperatura. La flora mondiale si è quasi completamente estinta, così come la maggioranza degli animali. I territori si sono quasi tutti desertificati. I più grandi insediamenti si sono svuotati, i piccoli villaggi sono spariti dalle mappe. 
I sopravvissuti hanno iniziato ad abitare il sottosuolo, scavando pozzi sotterranei e raggiungendo le falde acquifere, iniziando una nuova vita. Oggi ci si reca in superficie molto sporadicamente, solamente per saccheggiare i pochi magazzini rimasti. Rimanere troppo tempo in superficie porta alla comparsa di malattie della pelle, difficoltà respiratorie e infine alla morte. 
In questo scenario post-apocalittico i giocatori utilizzeranno personaggi il cui compito è riuscire a sopravvivere. Le quest che si troveranno ad affrontare saranno legate al recupero di viveri, all’uccisione di creature che popolano le caverne sotterranee, alla ricostruzione della civiltà.  

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Sottoclassi – “Chi picchia senza magia”

Barbaro – Forgiasabbia

Le porte del saloon si aprirono di colpo, sbattendo contro le pareti. L’interno della sala si ammutolì alla vista di quell’energumeno coperto di stracci, la cui figura si stagliava contro la luce proveniente dall’apertura. L’uomo si guardò attorno, godendo dello sgomento che aveva provocato nei commensali, e si lasciò andare ad una risata sguaiata. Le ultime parole da lui pronunciate prima che la sabbia iniziasse a vorticare furono “Sono tornato, ragazzi”. 

Come potete vedere, il Barbaro che sceglie il Cammino del Forgiasabbia utilizza il deserto come un mezzo di distruzione, scatenando la sua rabbia. Se il Barbaro ha a disposizione della sabbia, non sarà mai disarmato. Quando è in Ira, inoltre, ha buona survivability che gli deriva dalla resistenza ai danni che acquisisce al sesto livello.

Con cosa si possono ottimizzare i privilegi del Forgiasabbia? Beh, la prima cosa che mi viene in mente è il Guerriero, ovviamente grazie all’Azione Impetuosa di quest’ultimo. Inoltre, attraverso il terzo livello da Guerriero, si può accedere al Campione. Ciò concede il beneficio di ottenere Critico con il 19, fondamentale per massimizzare le probabilità che quest’ultimo arrivi. Se, invece, si vuole ottenere un personaggio con ottime Resistenze, se si sceglie come Razza l’Aasimar si ha, in Ira, Resistenza a Danni Necrotici, Radianti, da Fuoco e da Freddo. Niente male! 

Guerriero – Giannizzero

Il prigioniero venne fatto inginocchiare di fronte al Sultano. Quest’ultimo era un bell’uomo di mezza età dal sorriso facile, che ordinò all’uomo di alzarsi. “Che hai fatto, buon uomo, per ridurti in questo stato?”, chiese con un sorriso. “Mio signore”, rispose il prigioniero balbettando, “Ho rubato. La mia famiglia è molto povera e…” Le parole vennero sostituite da grida di dolore, che presto si spensero. Il Sultano, ancora sorridente, ora teneva un’ascia sanguinante in mano, mentre l’arto reciso dell’uomo subiva uno spasmo al suolo, in un bagno di sangue. “È stata la mano a sbagliare, quindi è stata la mano a pagare”. 

Per creare il Giannizzero, mi sono ispirato all’omonimo corpo scelto della fanteria ottomana. L’accezione che ho voluto dare, però, è negativa. Immagino un capo militare che non si ferma davanti a nulla, senza scrupoli e disposto a combattere sporco per raggiungere i suoi obiettivi.

Il Giannizzero è molto indicato come personaggio di supporto. È in grado di resistere bene ai colpi grazie alla competenza nelle Armature Pesanti e al Recuperare Energie potenziato, per poi rendere proni i nemici con Giocare Sporco. Non dimenticate che quest’ultimo privilegio sostituisce solo uno degli attacchi che il Giannizzero può effettuare ogni turno, per cui egli è in grado di darsi da solo Vantaggio ai Tiri per colpire!

deserto

Monaco – Via del Vetro

E fu solo quando il ragazzino si trovò a dover affrontare gli arcieri, che capì quanto utile era l’allenamento a cui si era sottoposto. Chiuse gli occhi, incanalò il Ki nei palmi delle mani. Nella sua testa si figurò l’immagine di un coltello di vetro blu. Riaprì gli occhi e con un movimento fulmineo scagliò tre perfette copie del coltello blu, che colpirono il primo arciere al petto, facendolo accasciare su sè stesso. 

Il potere del deserto non può essere utilizzato solo per distruggere, ma anche per creare. È stato questo il pensiero che mi ha portato allo sviluppo della Via del Vetro, sottoclasse in cui il calore proveniente dal deserto viene impiegato per cristallizzare la sabbia, creando immense vetrate colorate.

Dal punto di vista delle meccaniche, il Monaco acquisisce un modo per effettuare i suoi attacchi senz’armi a distanza: stando in seconda linea evita i colpi melee, reagendo agli attacchi a distanza con Deviare Proiettili. La probabilità di essere colpiti si abbassa ancora di più grazie a Vetro Vivo, che permette di creare cloni di vetro che infliggono danni se colpiti. 

Ladro – Avvelenatore

L’omino stava mescendo un liquido giallastro quando l’ennesimo abbaiare del cane del vicino ruppe la sua concentrazione. Decise che ne aveva abbastanza. L’ultima cosa che il cane vide coi suoi occhi, quella notte, fu una piccola crocchetta di carne, che non si fece scrupoli a divorare in un sol boccone. Più tardi, la mattina seguente, ai padroni si presentò uno spettacolo agghiacciante: alla catena non era legato più il loro cane, ma un ammasso informe di carne putrescente.

I veleni, in D&d, sono spesso ignorati. Ciò è un vero peccato in quanto essi possono dar luogo a molti spunti di gioco. L’Avvelenatore è il principale utilizzatore di sostanze velenose che è in grado di mescere con il suo set di componenti. 

Per quanto riguarda le capacità di classe, il Ladro che acquisisce questa sottoclasse si trova a svolgere ancora meglio il suo ruolo da dps: ricoprendo armi e munizioni di veleno, è in grado di infliggere un grosso quantitativo di danni. È pur vero che essendo molto fragile, si consiglia l’utilizzo di armi come balestre o archi, in modo da poter stare al sicuro nelle retrovie. 

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