Il 28 settembre ha debuttato su Netflix la serie animata Castlevania: Nocturne. La serie si iscrive nell’universo creato dai videogiochi e dalle precedenti serie animate sempre a firma Netflix.
Nelle prime quattro stagioni di Castlevania, lo spettatore ha potuto seguire la storia di Alucard e della sua lotta contro Dracula, suo padre. Ma soprattutto contro la sua duplice natura di umano e vampiro. In Castlevania: Nocturne ci viene presenta un altro tipo di battaglia.
Castlevania: Nocturne: Cornice storica
Sullo sfondo della Rivoluzione Francese si muovono i personaggi di questa storia. Nomi che gli appassionati dei giochi conoscono già, come Rickter Belmont e Olrox accompagnati da personaggi nuovi ma non meno importanti.
La serie rispetta, non solo l’universo creato negli anni Ottanta dalla Konami Corporation, ma anche il folklore e le tradizioni che da sempre contraddistinguono la figura del vampiro. Potremmo partire dal più famoso, anche se non il più antico, passando per romanzi come Carmilla di Sheridan Le Fanu. Carmilla, nella prima serie, era uno dei luogotenenti di Dracula, trasformandosi poi in villain a sé stante. Si potrebbe anche scomodare Il Vampiro di John William Polidori, fino ad arrivare alla figura storica di Elizebeth Bathory. In Castlevania: Nocturne è suo il ruolo di letale antagonista!
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L’arco narrativo di questa prima stagione è scritto egregiamente. La storia portante si integra alla perfezione con le storie dei personaggi che vengono di volta in volta introdotti sullo schermo. Le piccole battaglie di tutti i giorni servono allo spettatore per essere accompagnato, con un ritmo ammirevole, alla guerra che incombe all’orizzonte.
Un “Messia” che sconfiggerà la luce del sole, donando così ai vampiri la notte eterna. Questo quello che i protagonisti devono affrontare, ma non prima di aver risolto la guerra con loro stessi. Ognuno ha qualcosa da nascondere e da scoprire, come ad esempio una storia di schiavitù e servitù. Oppure la perdita di una madre e il fardello del nome di un’intera famiglia ridotta adesso ad un solo esponente. O ancora, l’aver consacrato la propria vita alla Chiesa rendendosi conto solo ora che la Chiesa stessa ha tradito le proprie promesse.
L’eterna lotta tra bene e male diviene in Castlevania: Nocturne più complicata. Non esiste una linea di demarcazione tra bianco e nero, esistono invece le migliaia di sfumature di grigio.

Castlevania: Nocturne: Personaggi
I Belmont sono chiamati ancora una volta a proteggere l’umanità dai vampiri. Julia, la madre di Rickter, viene però uccisa perché a sua volta ha ucciso l’amante di Olrox, il grande amore della sua vita.
Olrox, vede la sua terra e la sua gente cadere per mano dei conquistadores, in nome di un Dio in cui non ha mai creduto. Lui stesso è un Dio a sua volta e che trova in un umano una nuova speranza e la perde con la sua morte. Olrox inoltre, senza volerlo, comincia a provare sentimenti per un altro umano. Che a sua volta è servitore proprio di quello stesso Dio per il quale la gente di Olrox è stata massacrata!
Annette, è una schiava, ma con poteri che le sono stati tramandati dalla madre e dalle donne della sua famiglia prima di lei. Poteri che usa che ribellarsi al suo padrone, un vampiro. Poteri che la portano a cercare l’ultimo Belmont, quando gli spiriti le parlano di una minaccia come nessuno ha mai visto prima.
Temi profondi
Può il bene supremo prescindere dalla moralità? Julia ha ucciso un vampiro, compiendo il suo dovere, e per questo muore. Ma se i vampiri possono davvero provare amore, come intendono gli umani, non vuol forse dire che hanno un’anima? E se ne hanno una, allora cosa sono i Belmont, protettori della razza umana, o assassini?
Queste sono solo alcune delle domande che la serie spinge lo spettatore a porsi. A queste, inoltre, si aggiungono quelle sulla natura del divino.
Come da folklore, alcuni vampiri non possono sopportare la vista di oggetti sacri, e non possono camminare alla luce del sole. Eppure Olrox è un dio a sua volta, Quetzalcoatl, il Serpente Piumato. Drolta, la messaggera del nuovo messia, è stata sacerdotessa di Bastet ed Erzsebet è addirittura figlia di Ra, e questo sposta l’attenzione su un altro tipo di narrazione. Tutti i nomi citati non sono solo potenti oltre ogni misura, ma sono anche in grado di sfidare la luce del sole oltre che lo status quo e le credenze personali.

Comparto grafico & doppiatori
Tutta la storia è supportata da un’animazione che è una festa per gli occhi!
Ogni scena è curata nel minimo dettaglio. Si rispetta non solo il contesto storico in cui l’opera è inscritta, ma anche l’ambientazione gotica che ha reso il mondo di Castlevania così famoso. Dai grandiosi palazzi che torreggiano sulle città circostanti, alle opprimenti foreste, fino alle epiche scene di battaglia, l’animazione porta alla vita la storia che racconta, con un impatto emotivo che difficilmente si raggiunge da questo tipo di narrazione!
Un altro fattore che eleva la serie al di sopra di molte altre è la bravura dei doppiatori. Ognuno di loro porta in vita il proprio personaggio e la sua storia con performance che sono allo stesso tempo potenti e piene di sfaccettature.
Conclusioni
In conclusione, Castlevania: Nocturne è una gemma rara. Grazie ad una scrittura solida, un’animazione dettagliata e le voci scelte, si porta sullo schermo un prodotto che deve essere assolutamente guardato! Che lo spettatore sia un appassionato conoscitore dei giochi o un neofita attratto dall’ambientazione e dalla trama non importa.
Voto 9 su 10, solo perché la storia non è finita.