In questo articolo torniamo a parlare di Alicization. Se non avete familiarità con la serie, vi consigliamo di recuperare le recensioni degli altri episodi a questo link.
Mentre scopriamo di più su come le forze del Territorio Oscuro sono organizzate e come Gabriel intende farne uso, diamo un primo sguardo al passato e alla vera natura dell’uomo che interpreta il ruolo dell’Imperatore Vector, in quella che forse è la piega più cupa mai intrapresa dalla serie
Alicization: Sangue e terrore
Mentre Miller si immerge per la prima volta in Underworld, la visione di una giovane figura femminile rievoca la sua infanzia, mettendo in mostra le prime avvisaglie della sua ossessione per il concetto di anima.
Entrato nelle vesti dell’Imperatore Vector, Miller convoca le tribù del Territorio Oscuro dandoci modo di osservarne la popolazione e l’organizzazione: orchi, goblin, giganti, ogre ed umani, suddivisi in gilde dalle professioni più violente e spietati quali streghe, assassini e cavalieri oscuri, si presentano al cospetto dell’Imperatore e del suo braccio destro, controllato da Vassago, pronti ad ascoltare le parole del loro sovrano.
E senza mezzi termini Gabriel, entrato completamente nella parte dell’Imperatore, mette in mostra le sue doti attoriali recitando un monologo capace di innalzare il morale delle sue truppe incitandole al massacro dell’Impero Umano, acclamando morte, distruzione e conquista una volta caduto il cancello orientale.
Come abbiamo scoperto nell’ultimo episodio, però, non tutti gli abitanti del Territorio Oscuro vogliono che gli eventi prendano questa strada, tuttavia l’Imperatore si rivelerà un muro difficile da abbattere, ed i pacifismi più passionali avranno, sfortunatamente, vita breve dinnanzi al suo schiacciante potere.
Considerazioni
Sword Art Online non è mai stato carente di persone genuinamente malvagie e amorali nella sua schiera di antagonisti, tuttavia nessun Kayaba, Sugou, Death Gun o Quinella che tengano, nemmeno considerando gli antagonisti di Ordinal Scale, rappresentano il pericolo che si rivela essere Gabriel Miller né si avvicinano ad essere dei mostri al suo livello.
Il suo manierismo e la sua condotta sono così differenti dai precedenti antagonisti che non solo essi lo salvano dalla critica riservata a tutti i nemici di SAO fino ad oggi, ovvero quella di essere estremamente caricaturale, ma lo rendono forse il primo vero psicopatico della serie e, vista la sua posizione e cosa la sua vittoria potrebbe comportare, questo lo rende il primo vero individuo genuinamente pericoloso della serie, laddove gli altri antagonisti mantenevano la posizione di avversari su una scala relativamente piccola.
Gabriel è infatti apatico, quasi meccanico nel violare ed
annientare le sue vittime: per lui uccidere è un’azione come tante altre, e
vediamo i primi segni di squilibrio nel flashback sulla sua infanzia a cui
questo episodio ci sottopone: fin da bambino, infatti, Gabriel si rivela essere
estremamente curioso sulla funzione delle creature viventi e, nello specifico,
sul ruolo dell’anima nel grande meccanismo della vita.
Se da un lato questa curiosità e questa attenzione ai dettagli del regno
animale sono sicuramente segno di un’intelligenza e percezione molto acuta,
però, il tutto si fa presto disturbante quando il bambino inizia ad uccidere
insetti alla ricerca della loro anima.
Ma l’atto dello schiacciare la testa di un insetto non è certo disturbante quanto l’omicidio della propria amica di infanzia, in tenera età, perforandole il cervello attraverso l’orecchio con un punteruolo nel tentativo di vedere la sua anima, un evento di cui l’adattamento ci risparmia i dettagli ben più approfonditi nella Light Novel, in cui viene spiegato come il giovane Gabriel abbia pianificato l’atto in dettaglio, attirando l’amica in un luogo isolato e mettendo in scena tutti i preparativi necessari a passarla liscia.
Ancor peggio è la reazione euforica e gioiosa che Gabriel ha in seguito all’atto, un segno indicativo di quanto potenzialmente pericoloso possa essere come antagonista.
Scopriamo presto tra l’altro come tale ossessione e mania per l’anima non abbia abbandonato la mente deviata di Miller, mostrandoci la facciata fredda, calcolata e militare con cui l’abbiamo conosciuto sciogliersi completamente in un inquietante euforia, quasi orgasmica, in reazione all’omicidio di Lipia che, udite le intenzioni dell’Imperatore, ne tenta invano l’assassinio.
Le intenzioni di Miller e i motivi della sua accettazione dell’incarico che la sicurezza nazionale statunitense gli ha affidato sono dunque ora chiari, benché inquietanti, ed è altrettanto chiaro che, se dovesse riuscire ad acquisire Alice, che lui stesso definisce “l’anima perfetta”, non avrà nessuna intenzione di consegnarla ai suoi clienti, desiderandola per ragioni che non hanno a che vedere con il controllo di droni automatizzati, ed essendo disposto ad eliminare un numero imprecisato di anime umane pur di soddisfare il suo desiderio ossessivo.
Se Gabriel è al centro dell’episodio, non è però l’unica parte interessante degli eventi qui mostrati dall’adattamento: nel precedente episodio ci eravamo espressi piacevolmente sorpresi dai personaggi di Vixur e Lipia in quanto mettevano in scena una posizione drasticamente differente da quella che ci si potrebbe aspettare dagli abitanti del Territorio Oscuro.
È quindi innegabile una punta di delusione nel vedere il loro viaggio concludersi così presto nella serie quanto lo spunto narrativo per una sottotrama interessante era ben presente con del buon potenziale.
Nonostante ciò, Vixur non abbandona la serie senza prima lasciare un momento memorabile dandoci un’esibizione di quanto il potere dell’Incarnation, di cui già conosciamo la natura dalla precedente stagione, possa effettivamente estendersi.
Il potere dell’immaginazione è infatti il più devastante di tutto Underworld, qualcosa di cui avevamo già avuto assaggio nelle battaglie precedenti, ma che mai aveva raggiunto livelli di distruzione come quelli attuati da Vixur.
Il cavaliere, infatti, dopo che l’Imperatore mette in mostra la testa di Lipia come un trofeo da ammirare a tutte le sue truppe come monito per chiunque tenti di usurpare il suo trono, non è in grado di trattenere la propria ira nel vedere la propria amata in quello stato e si prepara ad attaccare Miller, venendo però fermato dal veleno di un assassino.
È qui che Vixur fa uso dell’Incarnation per attivare il proprio potere anche da morente, un potere sorprendente che purtroppo l’adattamento non trova il tempo di spiegare dettagliatamente, ma che grazie alla versione cartacea scopriamo essere in grado di prendere direttamente di mira i Fluctlight di chi entra in contatto con il suo tornado, un attacco che annienta l’anima del bersaglio piuttosto che il suo corpo, potere che in questo adattamento viene interpretato visivamente mostrandoci ciò che accade nel mondo reale ai Light Cube.
L’ultimo assalto di Vixur elimina ben due comandanti delle forze del Territorio Oscuro, ma se da una parte ci mostra quanto potere un individuo possa esprimere attraverso il sistema di Underworld, ci mostra anche quanto potente e pericoloso Miller può essere al suo interno: è infatti l’infinito abisso di vuoto, privo di amore e apprezzamento per la vita che si rivela essere l’anima di Miller, un’anima che Vixur descrive come al contempo viva e morta, a fermare l’assalto del cavaliere assorbendone le ultime essenze.
Questa scena, in ogni caso, è indicativa di quanto l’Incarnation in questa parte di storia avrà un peso ancor più rilevante rispetto a quanto visto in precedenza.
Dal punto di vista tecnico questo episodio mostra, per la prima volta, il fianco proprio in questa scena: se da una parte la trasformazione di Vixur è visualmente impressionante, infatti, il design di alcuni membri della folla e il riutilizzo di alcune scene rappresentano pecche in un episodio altrimenti eccellente nel suo adattare il contenuto del materiale originale e nel non trattenersi nelle scene più crude, che compensano ampiamente la carenza di scene d’azione.
La scena dopo i titoli di coda fa ritorno su Alice, e ci mostra con sconforto ciò che sapevamo essere inevitabile: il crollo del cancello orientale dell’Impero Umano, con tutte le truppe di Vector pronte a marciare verso il varco ed iniziare la loro invasione. Questo, in combinazione con il titolo del prossimo episodio “La notte prima della battaglia”, lascia intendere che stiamo finalmente per addentrarci nel vivo dell’azione di questa stagione.